Fare biologico significa stabilire un patto di solidarietà con l’ambiente e la natura, producendo in modo sostenibile e responsabile. Nel 2005 l’azienda ha abbandonato l’uso della chimica, preoccupati per le conseguenze che avrebbe avuto su chi vi lavorava e sui consumatori, adottando tecniche di produzione tipiche dell’agricoltura tradizionale (dal sovescio alle consociazioni, dalle rotazioni alle pacciamature), basate rigorosamente sul rispetto dell’uomo e della terra. Questa scelta di vita, questo cambiamento di rotta nel segno di un’economia sostenibile nel pieno rispetto della natura e dei cicli colturali, ha dato vita a un nuovo modello di azienda, caratterizzato dalla valorizzazione etica del consumo, del lavoro umano e della produzione agricola.
Negli stessi anni della conversione al biologico, iniziammo ad osservare come la costante interazione positiva tra uomo e natura, fondata nel rispetto reciproco, poteva dar voce a certe situazioni sociali che forse solo in questo modo e in questo contesto potevano trovare un aiuto concreto.
In poche parole, iniziammo a dedicarci a quella che oggi viene definita “agricoltura sociale”, che al tempo, proprio come il bio, era un mondo ancora tutto da scoprire.
Con l’aiuto dei servizi sociali, delle istituzioni, degli enti pubblici, e di altre aziende del territorio, nel corso degli anni abbiamo avviato progetti e percorsi di inserimento lavorativo orto-terapeutico per persone socialmente svantaggiate o diversamente abili.
Il nostro obiettivo è quello di favorire una conoscenza diretta della civiltà contadina e far appezzare il cibo e il lavoro dell’agricoltore in quanto “custode” delle ricchezze del territorio.
Con il progetto “FATTORIE DIDATTICHE” facciamo conoscere ai bambini e anche ai più grandi, i vari aspetti della cultura agricola tramite una serie di “PERCORSI A TEMA”.
ESPERIENZE
Visita degli animali della fattoria, raccogliere primizie nell’orto, molire l’olio, vendemmiare, fare il formaggio e il pane.
La fattoria è in grado di realizzare percorsi didattici per le scuole dell’infanzia, le scuole elementari,
medie, istituti agrari e università.
I programmi saranno definiti a seconda delle fasce d’età e per i più piccoli la spiegazione si baserà sull’uso dei 5 sensi, alla scoperta degli odori e delle forme della natura.